Equo compenso: chiusa la manifestazione
Conclusa la manifestazione “L’equo compenso è un diritto”, organizzata da Comitato Unitario delle Professioni e dalla Rete delle Professioni Tecniche. La mattina del 30.11 il Teatro Brancaccio di Roma ha aperto le sue porte per accogliere migliaia di professionisti provenienti da tutta Italia per far sentire il proprio sostegno ad una battaglia di legalità: l’inserimento nell’ordinamento dello Stato di una tutela sull’equa remunerazione della prestazione professionale.
Quattro i dibattiti: “Il futuro delle professioni”, “Le professioni per il Paese”, “L’equo compenso e i rapporti con la P.a.” e “La politica e le professioni”. All’indomani della presa di posizione contraria dell’Antitrust sulla misura e nel giorno in cui il Parlamento vota la fiducia al Decreto fiscale, contenente il principio dell’equo compenso, dunque, è stato il momento per tutte le rappresentanze delle professioni di un confronto sull’importante risultato che si intravede all’orizzonte e per presentarsi alla politica con una sola voce.
Oltre ai diversi rappresentanti di categoria, ad intervenire al confronto per unirsi alla voce di CUP e RPT, tra gli altri, sono stati: Francesco Boccia, Presidente Commissione Bilancio Camera dei Deputati; Cesare Damiano, Presidente Commissione Lavoro Camera; Luigi Di Maio, Vicepresidente della Camera dei deputati; Massimiliano Fedriga, Capo Gruppo alla Camera dei Deputati della Lega Nord; Vincenzo Garofalo, Parlamentare Ap; Chiara Gribaudo, Parlamentare Pd; Luca Jahier, Presidente Gruppo III del CESE; Angelo Lalli, docente diritto amministrativo presso Università La Sapienza; Antonio Longo, Movimento difesa del cittadino; Andrea Mandelli, Parlamentare Forza Italia; Stefano Parisi, Portavoce Energie per l’Italia; Maurizio Sacconi, Presidente Commissione Lavoro Senato; Anna Giacobbe, Parlamentare del PD.
All'evento non sono mancate le Associazioni di Giovani Professionisti italiani (consulenti del lavoro, ingegneri, architetti, geometri, avvocati, medici, notai e periti industriali) per ribadire il loro profondo dissenso nei confronti di quanto espresso negli ultimi giorni dall'Antitrust relativamente al tema dell'equo compenso.