Professionisti da un euro
Vincere un bando pubblico per un valore di un euro può accrescere la reputazione del professionista sul mercato o può solo rendere l'immagine di un soggetto alla disperata ricerca di lavoro e visibilità? Come può un cliente affidarsi ad un professionista disposto anche a lavorare gratuitamente ricevendo in cambio solo visibilità? Questi alcuni interrogativi sollevati dal condirettore di Italia Oggi Sette, Marino Longoni,nel suo editoriale in prima pagina sul settimanale sul tema del lavoro gratuito dei professionisti per la Pubblica Amministrazione.
Dopo la sentenza del Consiglio di Stato, che aveva ritenuto legittimo il compenso di un euro per il bando pubblico del Comune di Catanzaro per la redazione del nuovo regolamento urbanistico comunale, la questione si amplifica con il caso del Comune di Piana degli Albanesi, dove l’amministrazione ha affidato un servizio di assistenza sociale pagandolo un euro e giustificando la gratuità della prestazione in virtù di un vantaggio reputazionale. Questi due casi hanno dato origine, poi, ad alcune interrogazioni parlamentari che hanno trovato il parere favorevole del Sottosegretario alle Infrastrutture Umberto Del Basso De Caro e del Sottosegretario al Lavoro, Luigi Bobba, entrambi in difesa della sentenza del Consiglio di Stato.
Se questo modo di pensare al lavoro dei professionisti per la Pubblica Amministrazione dovesse diventare frequente, ben venga secondo Longoni la manifestazione del 30 novembre a Roma, organizzata dal Cup e dalla Rete delle professionitecniche, per chiedere l'approvazione urgente del disegno di legge sull'equo compenso ai professionisti.